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le faveTRADIZIONI E RICETTE DELLA PUGLIA...

Una significativa, per quanto sommaria, panoramica della tradizione gastronomica pugliese, e in particolare di quella martinese della Murgia dei Trulli, non può prescindere da un dato fondamentale che è il seguente: stiamo parlando di una cucina povera, anche se poi, strada facendo, ci accorgeremo che tanto povera non è. Essa è piuttosto il frutto di un intelligente compromesso fra l'irrinunciabile diritto alla propria dignità e l'altrettanto imperiosa esigenza di sopravvivere sfruttando al massimo e al meglio i prodotti più umili - ma non necessariamente meno gustosi - che la terra offriva alla gente del popolo.Altri tempi, altre condizioni di vita, altra consistenza e viscosità di classi sociali, altra tenacia, altra pazienza. E infatti quella che un tempononna era "cucina di necessità" è diventata un lusso, una moda, un paradigma di modernità, una sollecitazione quasi terapeutica o almeno salutista. La cucina murgese è infatti un trionfo di verdura, legumi, pasta; non molto pesce, poca carne, condimenti essenziali tra i quali primeggiano il nostro giustamente famoso olio di oliva e i formaggi di omerica semplicità. Frugali e ripetitivi, gli ingredienti della cucina martinese danno origine a numerosissime ricette dagli straordinari sapori. Si può dire che alla base dei nostri piatti ci siano i più classici prodotti dell'orto: melanzane, pomodori, zucchine, patate, fagioli, fave, carciofi, peperoni, rape, cavoli e quant'altro. Ma senza dimenticare ciò che la terra ci offre spontaneamente, come le cicorielle di campo, i sevoni, le senape, per non parlare degli asparagi selvatici che crescono aggrappandosi ai tronchi degli ulivi o nel più folto delle macchie o ancora negli interstizi dei muretti a secco. Dovunque li abbiate trovati, vi consigliamo di mangiarli lessi, conditi con olio e aceto, oppure uniti alle uova in una saporosa frittata.

  • Ricetta -Fave e sivoni
    Ingr.fave e sivoni:
    In un tegame di terracotta si versava un po d'olio exstravergine di oliva e quando cominciava a far forte si aggiunge a spunzele (cipolla fresca) fatta a pezzettini per farla soffriggere. Dopo qualche minuto si versano le fave e i sivoni che con molta cautela si rigiravano fino a quando con la cipolla si amalgamavano assorbendo tutto l'olio. Anzi c'era chi volutamente li fa attaccare un po sotto per accontentare chi golosamente con forchetta e pezzetti di pane raschia il fondo del tegame.
  • Ricetta - Maccheroni con la ricotta x4 persone
    Iingredienti: 200 gr di ricotta 480 gr di pasta di semola.
    La preparazione di questo piatto è semplicissimo: In un piatto o in una coppetta si stempera la ricotta aggiungendovi qualche cucchiaio di acqua salata in cui bollono i maccheroni e subito dopo versando al quantità voluta di maccheroni sgocciolati ed ancora fumanti. Buon appetito.
  • Ricetta - Glassa bianca -sceleppe-
    A fuoco lento , con un cucchiaio di legno, si rimesta continuamente lo zucchero nello stesso tempo verso con aggiunta di un po di succo di limone, lasciando cuocere finche fila tra l'indice e il pollice della mano. La glassa o "sceleppe" è pronto quando assume una consistenza cremosa ed il colore bianco. Se deve essere usato a lungo, quando si raffredda, dopo averlo diluito con dell'altra acqua, si rimette sul fuoco.
    Questa glassa è indicata per guarnire dolci, e sopratutto taralli pasquali.